LIFE+TEN

Trentino Ecological Network: a focal point for Pan-alpine ecological network
Sviluppare e realizzate un nuovo modello per la gestione a medio e lungo termine delle aree protette della Rete Natura 2000 del Trentino, impostato su una visione strategica di lungo periodo che sia economicamente sostenibile e socialmente ben accettata.

concluso
Immagine: LIFE+TEN

Informazioni generali

Descrizione

Il progetto Life+TEN (LIFE11/NAT/IT/000187 "TEN" - Trentino Ecological Network: a focal point for a Pan-Alpine Ecological) è stato sviluppato dal 2012 al 2017 dalla Provincia autonoma di Trento, con il MUSE-Museo delle scienze di Trento quale partner.
E' stato finanziato dall'UE attraverso il programma Life+ - Programmazione 2007-2013.

Il progetto si propone di realizzare sul territorio provinciale una Rete ecologica polivalente, come parte della Rete ecologica comunitaria Natura 2000 istituita sul territorio dell'Unione Europea ai sensi della Direttiva "Habitat" e della Direttiva "Uccelli".

Rete ecologica

Una rete ecologica è un sistema interconnesso di aree che ha lo scopo di salvaguardare la biodiversità ma, in senso più ampio, è anche una strategia di pianificazione territoriale da realizzarsi attraverso interventi di riqualificazione ambientale, di ripristino della connettività ecologica e di sviluppo socio-economico compatibile con le esigenze di conservazione.

Gli elementi “fisici” che formano una rete ecologica sono le aree centrali (core areas), ricche di biodiversità che possono essere o meno protette a diverso titolo (parchi o riserve); le aree cuscinetto (buffer zones), individuate attorno alle aree centrali per mitigare le interferenze negativi provenienti dall’esterno; i corridoi ecologici (ecological corridors), fasce di connessione tra le aree centrali che rappresentano l’elemento chiave delle reti ecologiche poiché consentono la mobilità delle specie e gli scambi genetici; le aree puntiformi o sparse (stepping zones), piccole superfici in posizione strategica che facilitano lo spostamento di specie oppure ospitano ambienti di particolare valore.

Immagine: The-components-of-ecological-networks

Immagine di William J Sutherland

Obiettivi

Obiettivo del progetto è di sviluppare un nuovo modello per la gestione a medio e lungo termine delle aree protette della Rete Natura 2000 del Trentino, basandosi sulla progettazione di una rete ecologica polivalente articolata nelle Reti di Riserve.

Il fine è di valorizzare la biodiversità trentina attraverso una sua gestione decentrata che coinvolga le comunità locali secondo il principio della cosiddetta "sussidiarietà responsabile". La Rete ecologica polivalente sarà inoltre "aperta" verso i territori circostanti il Trentino e diventerà così un tassello importante delle reti ecologiche continentali, alpina e di quella nazionale.

Il termine "polivalente" si riferisce alla particolare attenzione che verrà data alla "dimensione economica" e "sociale" della conservazione della natura.

Data la natura articolata e complessa dei siti delle Rete Natura 2000, distribuiti su un ampio territorio e inseriti in un paesaggio modellato dalle attività umane e spesso in stretta relazione ecologica con queste, il modello di gestione proposto da Life+TEN si basa su tre principi fondamentali:

  • integrazione
  • responsabilizzazione
  • partecipazione
Milestone

1) archiviazione e analisi di dati floristico-vegetazionali e faunistici relativi ad habitat e specie di interesse comunitario presenti sul territorio provinciale mediante una banca dati relazionale su Natura 2000.

2) redazione di 5 documenti di indirizzo:

  • Linee guida per la redazione dei Piani di gestione delle Reti di Riserve; ,
  • Linee guida per i monitoraggio di habitat e specie di interesse comunitario,
  • Linee guida per la gestione di habitat di interesse comunitario
  • Linee guida per la gestione dei boschi umidi e della vegetazione in alveo,
  • Piani d’azione per la gestione di alcune specie “focali” (uccelli e anfibi).

3) redazione di programmi di azione per almeno 9 ambiti omogenei di siti di Natura 2000, con la quantificazione dei costi di gestione di lungo periodo, fornendo dati utili per la definizione di un PAF regionale (strumento strategico di pianificazione pluriennale) in linea con quanto previsto dell’art. 8 della Direttiva Habitat.

4) costituzione di 6 Reti delle Riserve istituite ai sensi della Legge Provinciale 11/2007.

5) realizzazione di 12 azioni dimostrative di tutela attiva di specie e habitat prioritari e di contrasto alle specie alloctone.

6) realizzazione di 2 progetti di sviluppo socio-economico integrato finalizzato a dimostrare come i servizi ecosistemici prodotti dalla rete Natura 2000 possano costituire la base di un piano di sviluppo locale agricolo e turistico, il quale - a sua volta - si farà carico del co-finanziamento delle azioni di tutela attiva di specie e habitat.

7) istituzione di 2 tavoli di lavoro provinciali su Natura 2000-agricoltura-turismo, e di almeno 3 tavoli interregionali per la gestione e valorizzazione sostenibile dei SIC/ZPS di confine.

Work package

Azioni preparatorie

Hanno l'obiettivo di conoscere lo stato ecologico del territorio, la distribuzione di specie target, il loro stato di conservazione e le principali minacce cui sono soggette, per creare la base di conoscenze necessarie alla pianificazione di specifiche azioni di conservazione e tutela.

Azioni concrete di conservazione - fase di pianificazione

Hanno l'obiettivo di pianificare l’organizzazione territoriale per sviluppare un nuovo e più efficace modello di conservazione ambientale, attraverso l’individuazione di Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) dal punto di vista delle caratteristiche ecologiche e amministrative per ottimizzare la gestione in rete dei siti Natura 2000.

Azioni concrete di conservazione - fase di partecipazione

Hanno l'obiettivo di coinvolgere amministratori, portatori di d’interesse e cittadinanza, per programmare in ciascun ATO azioni condivise di tutela attiva e di connettività (Inventari).

Azioni concrete di conservazione - fase di integrazione

Hanno l'obiettivo di integrare la conservazione con le politiche di sviluppo come presupposto per gestire Natura 2000 attraverso la sussidiarietà responsabile. Questa è la fase core del progetto, rappresentata dalla costituzione delle Reti di riserve, che danno attuazione tecnica e istituzionale alla Rete ecologica polivalente grazie alla partecipazione delle istituzioni e comunità locali tanto nel processo di conservazione quanto nella progettazione dello sviluppo sostenibile del territorio.

Azioni dimostrative 

Hanno l'obiettivo di sperimentare attraverso azioni “modello” per conservare specie e habitat di interesse comunitario migliorandone la qualità naturalistica ed ecologica e valorizzando il territorio

Azioni di monitoraggio

Hanno l'obiettivo di monitorare per valutare ed eventualmente migliorare l’efficacia delle azioni di conservazione e di sviluppo socioeconomico attuate dal progetto.

Data inizio
01/07/2012
Data fine
30/09/2017
Documenti di riferimento
Acronimo
TEN - Trentino Ecological Network
Parole chiave
Ambiente
Agricoltura sostenibile
Sviluppo locale

Attori

Titolare/capofila/attuatore
Provincia autonoma di Trento (IT)
Partner Europei
Struttura di riferimento PaT
Servizio sviluppo sostenibile e aree protette
Stakeholder/portatori d'interesse

Programmazione e finanziamento

Strumento di programmazione
Altro strumento di programmazione
Note strumento di programmazione

 PSP Programma di Sviluppo Provinciale della XIV legislatura

Fonte di finanziamento
Fondi europei
LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima
Programmi europei
Fondi provinciali
Budget complessivo
€ 1.728.522,00
Budget a disposizione della Provincia
€ 1.359.668,00
Note budget

La Provincia autonoma di Trento, in qualità di partner capofila, ha disposto di un budget pari ad euro 1.359.668,00, mentre il MUSE-Museo delle Scienze di Trento, in quanto beneficiario associato, di euro 368.854,00

Cofinanziamento europeo pari a euro 862.014,00 (49,87%). 

Monitoraggio

Risultati principali

  • Creazione di un database open access che raccoglie informazioni relative alla distribuzione di specie e habitat di interesse comunitario presenti nel territorio della provincia di Trento.
  • Elaborazione di linee guida per la conservazione di specie focali fra le quali: l’ululone dal ventre giallo, il gambero di fiume, l’averla piccola, il re di quaglie, la coturnice, il fagiano di monte e la gestione di habitat prioritari come prati, boschi umidi e vegetazione in alveo.
    Sono state inoltre elaborate linee guida per la gestione di habitat di interesse comunitario, linee guida per il monitoraggio di habitat e specie di rilevanza comunitaria e locale e linee guida per la redazione dei Piani di Gestione delle Reti di riserve;
  • Implementazione dell’inventario generale delle azioni di tutela attiva e di ripristino della connettività ecologica, strumento per la gestione nel medio-lungo periodo dei siti della Rete Natura 2000 presenti nel territorio trentino;
  • Progettazione e avviamento di 10 Reti di Riserve, componenti della Rete Ecologica Provinciale;
  • Progettazione e attuazione di azioni di conservazione “modello” (vedi sopra, azioni da C.6 a C.19) per la salvaguardia, il ripristino, la reintroduzione di specie di interesse comunitario, ripristino di habitat degradati ed eliminazione di specie aliene. Il successo di tali azioni è stato confermato, nella maggior parte dei casi, da un aumento del numero di individui di specie target, aumento del numero di popolazioni indice di qualità ecosistemica e loro densità; diminuzione della mortalità di individui mediante azioni di tutela dall’elettrolocuzione; diminuzione della densità e crescita di specie aliene e infestanti;
  • Sensibilizzazione sul tema di Natura 2000, mediante la produzione di materiali divulgativi destinati al pubblico generico e agli operatori di settore; organizzazione di incontri partecipati con le comunità locali, gli operatori locali e il pubblico specializzato mirati alla condivisione delle azioni del progetto e a scopo informativo; organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento destinati ad insegnanti delle scuole locali e operatori del territorio.

Il dopo-progetto

Si prevede che il modello di gestione diffusa e partecipata della Rete ecologica, proposto dal progetto Life+Ten, continuerà a essere implementato, migliorato e raffinato nella fase Post-Life del progetto.
La dinamica di decentramento della tutela ambientale già avviata con successo durante il progetto è stata, e si prevede sarà sempre più, integrata come innovativo strumento gestionale e sociale per lo sviluppo sostenibile del territorio. Nel corso del progetto, infatti, una parte delle azioni è stata dedicata in maniera specifica alla definizione di una strategia che permetta di proseguire il lavoro di sviluppo e tutela partecipata avviato da Life+Ten.

Comunicazione

Eventi
Avvisi PaT, comunicati stampa, approfondimenti
Documentazione
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